Siamo arrivati a 100 post! Cavoli, per me è un numero altissimo, sembra quasi incredibile. Da quando ho aperto il blog (circa 2 anni fa) sono successe tante cose, ho condiviso con voi molteplici eventi, emozioni e ricordi che mi hanno arricchito moltissimo, insieme ai miei disegni che rappresentano dei preziosi compagni d'avventura.
Dunque, mi sento in dovere di ringraziarvi sinceramente per il vostro affetto e per il vostro prezioso sostegno! Sarò ripetitivo o banale, ma per è fondamentale Perciò GRAZIE!!!
100 è anche un numero speciale e quindi merita un qualcosa di super.
A questo proposito, vi voglio segnalare questa interessante intervista, fatta ad una persona strepitosa e a cui tengo molto: Nicola Bartolini Carrassi! Grande persona, ma soprattutto grande Amico!!!
L'intervista è stata pubblicata il 19 ottobre scorso sul sito tvzoom.it a cura di Stefano Bini.
Buona lettura! ^O^
Nella foto: Nicola Bartolini Carrassi
Nicola
Bartolini Carrassi ha iniziato giovanissimo nell’ambiente editoriale,
tanti cartoni doppiati, diretti, localizzati, importati, insomma sei
stato per anni il numero due della fascia ragazzi targata Mediaset, per
poi diventare un consulente, autore e produttore cinematografico,
televisivo e musicale, non solo di prodotti per bambini e teenagers, in
oltre 32 Paesi del mondo.
D: Raccontaci il tuo excursus.
R: Ho
iniziato a 14 anni. Ho voluto fare infinite esperienze. Credo in ciò
che ho fatto, ne vado fiero perché l’ho fatto con onestà e passione.
Tutto e il contrario di tutto si può trovare su di me in Rete o su
riviste del settore degli anni ’90.
Quindi metto da parte l’ego e mi concentrerò sulle prossime domande.
Non è un atto di presunzione, ma il contrario: il passato conta, ma
conta di più il presente.
D: Sei
spesso attaccato in blog e siti italiani che trattano di anime, in
riferimento alla censura delle immagini e dei doppiaggi. Ci vuoi
finalmente raccontare la tua verità?
R: Parliamo
di un gruppo circoscritto, di otaku (letteralmente maniaci),
integralisti. Per fortuna ci sono anche appassionati intelligenti, che
invece di essere in balia del fanatismo, usano la testa per ragionare
sulle cose. Il mio lavoro non è mai stato quello di epuratore.
Nell’ambito di ciò che facevo, con l’andare del tempo e il susseguirsi
di eventi, cioè creazione delle fasce protette, attività dell’AGCOM,
interventi e denunce di singoli o comitati di genitori, il mio editore
(Mediaset), trasmisero a me e alle altre maestranze che lavoravano alla
localizzazione di cartoni animati-telefilm-film per ragazzi, determinate
regole, per rispettare le quali fu necessario intervenire su dialoghi e
tagli video. Personalmente non ho mai condiviso.
D: Avendo
avuto molto potere in questo frangente, sappiamo che sei stato vittima
di spiacevoli incidenti causati dai fan di alcune serie animate.
R: Sono
stato e sono tuttora vittima di stalking non da parte di fan. I fan
sono i cinque milioni di spettatori che seguivano le nostre produzioni,
con punte di share che hanno toccato il 30%. Parliamo invece di alcuni
facinorosi appartenenti a quel 2,5% di pubblico (allora fu valutata così
da Publitalia) formato da appassionati di anime e manga over 14. Ciò mi
ha molto provato, e nonostante mi consideri una persona dalle spalle
larghe, mi sono sentito estremamente vulnerabile e indifeso, soprattutto
per le lacune legislative della legge Italiana.
D: La
stessa cosa succede quando si parla del fatto di essere stato tu a
portare in Italia Pucca, Hello Kitty e molti altri successi…
R: Per
quanto riguarda Pucca, come frequentatore del Mip TV e MIPCOM credo di
aver incontrato i coreani presso il loro stand Kocca migliaia di volte.
Il prodotto della Viz mi interessò molto da subito. Il fatto è che si
trattava di un personaggio pescato tra altri centinaia: esistevano pochi
disegni, un dvd con un paio di animazioni flash e stop. Io avrei potuto
comprarlo per l’Italia e distribuirlo, come ho fatto con tanti titoli
da Aquarion a Emma se ci fosse stata una serie. Ma non c’era nulla. Fu
allora che mostrai il prodotto a Maria Romanelli, allora Vice presidente
di Jetix CP in Italia. Il prodotto le piacque, lo mostrò ai suoi capi, e
da li partì tutto. La stessa cosa l’ha fatta lo straordinario Roberto
Lanzi. Lui è l’uomo che ha portato finalmente e ufficialmente Hello
Kitty in Italia (dove si intende che Hello Kitty è stata presente nel
nostro Paese dal ’75 o ’78). Beh, come imprenditore, credo di aver
contribuito allo sbarco di Sanrio in italia facendo scelte coraggiose,
come pubblicare per la prima volta un DVD con l’animazione di Kitty
accompagnato dal primo gadget ufficiale mai realizzato prima ad hoc per
l’Italia. Oltre ad essere stato il primo imprenditore a distribuire su
scala nazionale i primi gadget prodotti per l’Italia.
D: Stai vivendo una depressione che dura ormai da un po’ di tempo. A cosa è legata?
R: Io
soffro di sindrome bipolare sin da bambino. Da sempre vivo come sulle
montagne russe, sei mesi iperperformante, sei mesi a soffrire senza
nessun motivo. C’è chi ha il fegato travagliato, lo stomaco sempre in
disordine, la testa che fa male, io ho il cervello ballerino. Nonostante
questo, ho in questi anni mantenuto la rotta, nonostante la sofferenza
inflitta da malattie debilitanti, inique, talmente pesanti da non
augurarle ai miei peggiori nemici. Chi conosce la depressione o gli
attacchi di panico, mi può capire. Chi invece non li ha mai
sperimentati, fatica a comprendere. Forse è proprio per tutta la gioia
provata nel fare un lavoro che volevo fosse la mia vita sin da quando
avevo 10 anni, e per tutto il dolore della malattia, che oggi,
nonostante abbia sviluppato la sindrome da attacchi di panico quando
hanno cominciato a stalkerarmi, sono molto più riflessivo e tranquillo
di un tempo. La mia creatività è intatta. Sono le priorità che sono
cambiate. E non sono uno che si arrende. Ci ho messo e ci metto il
cuore, oltre alla coerenza e al coraggio di rispondere sempre delle mie
azioni, giuste o sbagliate.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaArigatooooo ^_______________^
RispondiElimina^_______= <3
Elimina