venerdì 21 agosto 2015

Un amore di sirenetta!

Ciao a tutti!^^
Più volte ho dichiarato di essere innamorato della sirenetta Ariel targata Disney, infatti devo a lei la mia grande passione per il disegno e per il mondo dei cartoon in generale. Andavo ancora all'asilo quando ho iniziato a fare i miei primi scarabocchi e la mia prima musa ispiratrice in assoluto è stata proprio questa affascinante creatura metà fanciulla e metà pesce dai lunghi e soffici capelli rossi.
Non si contano le volte che ho guardato il film e ancora meno i quaderni e gli album da disegno che ho riempito quando mi sedevo sul letto o steso per terra a ricopiare i vari fotogrammi delle mie scene preferite (ovviamente quella in cui Ariel veniva trasformata in un'umana dalla strega Ursula era sempre al primo posto! XD).
Successivamente sono arrivati anche i cartoni giapponesi e di conseguenza anche i manga, ma il capostipite della lunghissima serie dei peronaggi che ho disegnato e che tutt'ora rappresento nelle mie illustrazioni rimane lei: Ariel! Ecco perché per me lei è davvero importante!

Ho deciso quindi di pubblicare qui di seguito l'intervista (inserendo qua e là i miei disegni!^^) che recentemente ha rilasciato la mitica Simona Patitucci, doppiatrice italiana della mia beniamina, per le pagine on line "La Gazzetta Disney" e "Disney DVD & Blue Ray in Italia", che ringrazio nuovamente per la concessione del materiale! ;-)
Simona è sempre molto gentile e disponibile con i suoi fan e approfitto di queste righe per farle ancora i miei complimenti e per aver dato con la sua voce dolce e aromiosa un'anima sensibile e inconfondibile a questo personaggio che, insieme alla sua doppiatrice, occuperà per sempre un posto speciale nel mio cuore...


G.D.: Qual è stata la parte più difficile da doppiare nel film?
S.P.: Forse la più emotiva, e tecnicamente impegnativa, fu la sequenza in cui Re Tritone scopre la grotta sottomarina di Ariel e distrugge tutti i suoi tesori lasciandola in lacrime.
G.D.: Come è stato doppiare un film Disney? Chi l’ha scelta? E’ vero che le voci vengono mandate in America per l’approvazione? E che tipi di modifiche ha dovuto fare a livello “vocale”?
S.P.: La Sirenetta” non fu il mio primo doppiaggio Disney , ma è stato  il mio primo ed unico personaggio protagonista. La Disney , quando si doppia un protagonista, preferisce che la voce rimanga legata a quel personaggio, quindi non è più possibile doppiarne altri. Mi selezionò il mitico maestro Piero Carapellucci, artefice, assieme a  Roberto De Leonardis, di tutti i casting e doppiaggi italiani dei film Disney sin dai tempi di “Biancaneve e i Sette nani”. All’epoca lavoravamo assieme al Teatro Sistina ne “I Sette Re Di Roma” ( il maestro era il direttore musicale) e Il maestro Carapellucci mi disse che avrei dovuto fare il provino per l’imminente film Disney, che a suo dire ( e fu così), avrebbe segnato la rinascita dei cartoni animati firmati Disney. Le voci candidate ai ruoli vengono sottoposte all’approvazione insindacabile della Disney. Una commissione le ascolta abbinate alle immagini. Addirittura, all’epoca del mio provino, non so se continuano a farlo, veniva paragonata alla voce originale attraverso un analizzatore di spettro. Uno strumento che fa visualizzare la dinamica dei suoni. Indubbiamente dover aderire il più possibile alla voce originale richiede un grande impegno, ed anche una capacita di mimesi notevole. Anche se sono felice di non aver dovuto imitare la voce originale, ma bensì interpretare secondo le mie caratteristiche vocali e recitative un personaggio, rendendone, l’innocenza e l’entusiasmo di una giovane sirena innamorata.


G.D.: È vero che fece inizialmente il provino per Ursula? 
S.P.: È assolutamente vero. Il maestro Carapellucci in origine aveva pensato a me per il ruolo di Ursula, dato che non riusciva a trovare un’attrice capace di cantare con un’estensione da contralto fortemente caratterizzata. Quando mi diede la VHS ( all’epoca non c’erano ancora i file o i DVD) vidi anche il personaggio di Ariel, e allora gli chiesi di provare anche il provino per la Sirenetta. Dovetti insistere non poco. Ma alla fine la spuntai. Tanto che dovette inviare i miei due provini negli USA, uno etichettato Simona, l’altro etichettato Patitucci. E volete sapere cosa successe? Li vinsi entrambi! Naturalmente scelsi di interpretare Ariel, e fortunatamente di li a poco fece il provino la grande Sonia Scotti che diede ad Ursula una voce davvero strepitosa.
G.D.: La voce italiana di Ariel è stata utilizzata anche nelle colonne sonore di altri paesi. Cosa si prova ad essere una delle voci internazionali di Ariel più importanti? (Il film è stato doppiato in più di 30 lingue.)
S.P.: Grande soddisfazione, e giusto orgoglio. Ed anche l’emozione di aver raggiunto e toccato il cuore di così tanta gente che continua a voler bene ad Ariel, e quindi alla mia voce.
G.D.: Ha mai ascoltato altre versioni straniere de “La sirenetta”? Se si, quale altra voce di Ariel le piace particolarmente?
S.P.: Ne ho ascoltate tante, grazie ai video su YouTube, ma devo dire che resto affezionata alla mia “ musa ispiratrice”. Ovvero alla voce originale americana, Jodi Benson.


G.D.: Durante il doppiaggio de La Sirenetta, ha avuto la possibilità di interagire fisicamente con Sonia Scotti (Ursula), ossia un “faccia a faccia” in sala di registrazione?
S.P.: Purtroppo no. Tutti i doppiatori hanno registrato la propria parte in “ colonna separata”, come si dice in gergo del doppiaggio, quindi ognuno di noi ha recitato da solo .
G.D.: Quali sono i motivi che l’hanno spinta a non doppiare nuovamente Ariel nei sequel e nella serie televisiva?
S.P.: In realtà ci fu un problema “ logistico”. Non mi trovavo in Italia nel periodo in cui si effettuò il doppiaggio della serie TV . Per quanto riguarda il sequel, se devo essere sincera, non trovo interessanti i sequel dei grandi cartoni animati.
G.D.: Si è ispirata alla versione originale di Jodi Benson per cantare “Part of that World”?
S.P.: Come ho scritto prima, non avrei potuto fare altrimenti . L’adesione alla voce originale, ai suoi tempi, alle sue espressioni ed inflessioni era necessaria.


 
G.D.: Come ritiene il doppiaggio italiano degli ultimi anni? Molti hanno lamentato un calo di qualità in generale del doppiaggio italiano, lei cosa ne pensa?
S.P.: Siamo sempre i primi nel mondo per quanto riguarda la qualità e la cura che si mette nella confezione dei doppiaggi. Forse anche perché siamo il paese che ne fa maggior uso. Naturalmente i tempi sempre più serrati ( un tempo per adattare e  doppiare un film si aveva molto più tempo a disposizione*) non contribuiscono alla rilassatezza ed alla creatività, ma non è sempre così. Le grandi professionalità di storica esperienza continuano a tenere alto il buon nome del doppiaggio italiano.
G.D.: Se le offrissero di doppiare nuovamente un Classico Disney accetterebbe? È stato più difficile doppiare le parti parlate o quelle cantate? 
S.P.: Certo sarebbe un grande onore e privilegio poter doppiare un altro film Disney, ma, come ho detto, la mia voce deve rimanere legata al personaggio di Ariel. Quindi temo non succederà… Però, mai dire mai!
G.D.: Ha mai avuto modo di parlare con Alan Menken o Jodi Benson?
S.P.: Le musiche di “ Newsies” sono di Alan Menken, il quale verrà a Milano per la prima dello spettacolo. Quindi sono davvero emozionata perché potrò finalmente incontrare ed abbracciare l’uomo che con la sua musica mi ha permesso di assaporare l’emozione di dare vita e voce ad Ariel. Non ho mai incontrato la Benson, ma come ho detto prima, mai dire mai …
G.D.: Ha ricevuto riconoscimenti o complimenti per il suo doppiaggio ne “La sirenetta”?
S.P.: Ricevo quotidianamente, anche grazie ai social network, attestati di stima, complimenti e testimonianze davvero commoventi di quanto la mia voce e la mia interpretazione abbiano rallegrato o emozionato il pubblico. A livello ufficiale, nel 2001 vinsi per la mia interpretazione di Ariel, il MouseAward ( una sorta di Oscar dedicata alla Disney),  come Miglior Attrice Protagonista Europea. Purtroppo quando dovevo andare a Los Angeles a ritirare il premio, avvenne la tragedia dell’11 Settembre e la serata venne ovviamente cancellata. La soddisfazione però resta!
G.D.: Quale è la sua principessa Disney preferita (forse scontata la risposta :P), e film Disney preferito?
S.P.: A parte Ariel, ho sempre amato Cenerentola ed i suoi mitici topini Jack e Gus Gus. Tra i film Disney che amo, sicuramente  ci sono “ Gli Aristogatti”, e due  film non completamente a cartoni animati, ovvero: “ Mary Poppins” e “ Pomi D’Ottone E Manici Di Scopa”.


G.D.: In cosa è impegnata ultimamente, ed i suoi progetti futuri?
S.P.: Nel mio cuore e nei miei pensieri c’è sempre il mio “ Fantasmi A Roma – Una Favola Musicale”, commedia musicale da me ideata, con le meravigliose musiche di Massimo Sigillò Massara ( se volete scoprirle, il Cast Album, interpretato oltre che da me da, alcuni tra i migliori performer italiani, è disponibile su I-Tunes e su Spotify ) ed il testo e le liriche di Gianfranco Vergoni. In questo periodo sono in tourneè  estiva con una commedia musicale con la regia di Gino Landi , intitolata “ Il Conte Tacchia”. Il 28 Agosto sarò con un mio recital intitolato “ Ahi ! L’Amore … Che Cos’è ?!” ospite della rassegna Teatro al Gasometro a Roma, e dal 31 Ottobre sarò sul palco del Teatro Nazionale di Milano, protagonista femminile assieme ad un gruppo di grandi giovani talenti italiani, di “ Newsies” un musical targato, indovinate un po’? Disney!
G.D.: Può salutare tutti i fan che le hanno fatto una domanda (anche dal Portogallo e Brasile :-))?
S.P.: Vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e l’attenzione che quotidianamente mi dimostrate. Mi auguro di potervi incontrare e conoscere dal vivo, magari in occasione dei miei spettacoli a teatro. Un pensiero speciale agli amici Brasiliani e Portoghesi : Eu amo o seu país. Eu estava em Portugal anos atrás, com Maestro Nicola Piovani para concertos e em meu coração a sua bela terra. Não já foram para o Brasil, mas vamos entrar porque eles estão ligados por um amor profundo a sua nação e sua música mágica e comovente.

 (Nella foto, Simona Patitucci)


Lineart © Matteo Modonesi

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